Fondatore del Seminario
di Imola fu il vescovo Francesco Guerrini, che rientrò in Imola dal Concilio di Trento con il deciso proposito di applicarne i decreti.
L'1 gennaio 1567 mons. Guerrini apriva in Imola il primo seminario della Romagna.
Prima sede del Seminario fu la "Cappella Sancti Donati", nel quartiere di San
Cassiano. L'edificio venne ampliato con il vescovo mons. Ercolani (1573-1579).
Più tardi mons. Musotti (vescovo dal 1570 al 1607) acquistò un nuovo edificio
più grande, ma nello stesso quartiere. Il Seminario dell'epoca di mons. Carrara
(edificio tuttora esistente in Imola in via Garibaldi a fianco del Vescovado)
era opera del card. Ulisse Gozzadini, vescovo dal 1710 al 1728, completato
dal card. Giuseppe Accoramboni (1728-1739). All'epoca del vescovo Mastai Ferretti
(1832-1846), poi Pio IX, per due anni i seminaristi furono alloggiati nel palazzo
vescovile, perchè il Seminario era adibito a caserma, ora per i soldati pontifici
ora per quelli tedeschi. Nel 1860 di nuovo i seminaristi finirono nell'episcopio,
per altri cinque anni, lasciando il posto alle milizie italiane. Lo stesso capitò anche
nel corso della prima e della seconda guerra mondiale (i seminaristi potevano
scegliere tra l'andare a casa propria o a Monte del Re o nella casa
attigua al Seminario).
LA REALTA' ATTUALE
L'attuale Seminario, situato in bellissima posizione, dominante sulla città,
al centro di un ampio parco, fu tenacemente voluto dal rettore mons. Vincenzo
Brunori, che acquistò il terreno di Montericco Alta e Bassa negli anni sessanta.
Con molto coraggio e con lodevole fiducia nella Provvidenza Divina, nell'anno
1969 venne benedetta la prima pietra da S. Ecc. Mons. Aldo Gobbi, amministratore
apostolico di Imola e due anni più tardi veniva aperto per accogliervi i seminaristi.
Questi purtroppo erano rimasti pochi: alcuni alla media inferiore, altri al
ginnasio ed al liceo, scuole che venivano frequentate fuori dal Seminario.
Gli studenti della Scuola di Teologia frequentavano (ed ancora frequentano)
il Seminario Regionale di Bologna. Gli spazi interni del nuovo Seminario sono
molto ampi. Pertanto da alcuni anni si è cercato di occuparli aprendo le porte
all'Istituto di Scienze Religiose "S. Pier Crisologo" ed alla Scuola cattolica "San Giovanni Bosco", formata dai corsi di scuola materna, elementare e media.
All'ultimo piano ha trovato ospitalità il Sollievo, centro di assistenza e
riabilitazione. Nel seminterrato è situata la cappella interna. Nei locali
della Casa per Ferie si ospitano pure studenti, lavoratori e soprattutto persone
che hanno familiari degenti in ospedale o presso il Centro di Montecatone.
In Seminario si celebrano giornate di ritiro e di studio, convegni ecclesiali
e simposi culturali. �Omnia cooperantur in bonum�.
La comunità del Seminario di Imola
I seminaristi imolesi passano gran parte del loro tempo nei seminari regionale e arcivescovile di Bologna; esiste comunque una comunità del seminario diocesano, composta quest'anno da:
S.E. Mons. Tommaso Ghirelli, il Vescovo
don Natale Tomba, il rettore
In teologia
DANIELE SIRNA, S. Petronio Castel Bolognese, accolito, quinta teologia; esperienza pastorale a Massalombarda;
GIANLUCA MARONE, Sasso Morelli, seconda teologia;
NICCOLÒ TRONCONI, S. Petronio Castel Bolognese, prima teologia.
In propedeutica
RICCARDO BACCHILEGA, Castelnuovo;
TOBIA BAZZOCCHI, S. Francesco di Paola.
Il Seminario Regionale di Bologna
Il Pontificio Seminario Regionale «Benedetto XV» di Bologna fu
uno dei primi a sorgere, dopo la decisione di S. Pio X di provvedere ad una
migliore
formazione dei futuri sacerdoti. Esso doveva servire per gli studi filosofici
e teologici di Bologna e della Romagna.
A Bologna fu cercata una vasta area che doveva essere destinata alla costruzione
non solo del Regionale, ma anche del Diocesano e fu trovata presso le antiche
mura fra le porte Galliera e Lame, terreno allora chiamato "Orti di Garagnani".
Superate le difficoltà per la costruzione, e dopo lunghe consultazioni,
i lavori iniziarono verso il 1912. Nel 1915 il Regionale quasi finito, allo
scoppio della I Guerra Mondiale, fu requisito dall'autorità militare
e adattato a Ospedale militare. Frattanto, nel 1914, dopo la morte di Pio
X,
l'Arcivescovo di Bologna, il card. Giacomo Della Chiesa, era stato eletto
papa, con il nome di Benedetto XV.
Allorché, finita la guerra, il seminario fu restituito, egli provvide
al suo completamento con somma cura e generosità. I Vescovi decisero
di chiamarlo con il suo nome. L'ingresso dei primi alunni fu il 10 dicembre
1919. Le diocesi rappresentate erano Bologna, Imola, Forlì, Bertinoro,
Sarsina, Cesena, Rimini; Faenza inviò i suoi aspiranti ai gradi accademici;
in anni successivi si aggiunsero Comacchio e Montefeltro.
All'inizio gli alunni furono pochi, per i vuoti causati dalla guerra. Nel giorno
dell'inaugurazione solenne il card. Giorgio Gusmini fece stupire tutti quando
disse che il grande Seminario sarebbe stato insufficiente. Aveva ragione. Dopo
una decina d'anni la sola prima liceale aveva 61 alunni. Come provvedere? Il
nuovo Papa Pio XI, nel 1929, chiese alla diocesi di Bologna di cedere il Seminario
Arcivescovile, adiacente al Regionale, allo scopo di farne il Seminario filosofico,
per il liceo.
Tutto si svolse con celerità provvidenziale. Era in vendita la villa
del Conte Revedin, presso San Michele in Bosco, in zona collinare, con larga
estensione di terreno. La diocesi di Bologna costruì in questo luogo
il nuovo seminario Arcivescovile. Il S. Padre riservò alla Santa Sede
al zona sud, dove sarebbe sorto lo stabile del Regionale. Scoppiata la II Guerra
Mondiale, allorché si avvicinarono i pericoli, il Seminario Regionale
fu chiuso (1943). Il 25 settembre i due palazzi furono colpiti da bombe e vi
morì il Padre spirituale, mons. Balestrazzi.
Finita la guerra del 1945, gli alunni bolognesi, ospiti in parte negli anni
precedenti del seminario Diocesano, furono tutti richiamati. Nel 1948 il
nuovo
rettore mons. Antonio Pirrotto finì il restauro e richiamò da
tutte le diocesi gli alunni teologi.
Nel 1950 i due seminari ripresero, come prima della guerra, la loro vita.
Pontificio Seminario Regionale «Benedetto XV»
P.le Bacchelli, 4
40136 Bologna
Tel.: 051.33.92.911 |
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